Sono passati molti anni da quando gli Arabi, in terra di Sicilia, mescolando la neve dell´Etna a succhi di frutta, ottennero la prima bevanda ghiacciata semisolida che è la più lontana antenata del nostro buon gelato artigianale.
Dopo di loro vennero i toscani Ruggeri e Buontalenti, alla corte di Caterina dei Medici e il siciliano Procopio dei Coltelli, adottato dalla belle èpoque parigina.
Nel Sacro Testo della Bibbia, ci viene tramandato che Isacco, offrì ad Abramo del latte di capra misto a neve, dicendogli "Mangia bevi e ristorati dalla calura. Se la neve non c´era l´uomo riscaldando l´acqua e ponendola in grotte freddissime, ottenne il ghiaccio.
Nell´antica Roma, Fabio Massimo inventò la prima ricetta di gelato, apprezzata anche da Cesare ed Antonio.
La neve arrivava dalle pendici del Terminillo, dal Vesuvio e dall´Etna, e per secoli alimentarono un brillante commercio di bevande ghiacciate, vendute dai numerosi "Thermopolia" presenti lungo le strade.
In Oriente un discepolo di Maometto pare che avesse scoperto un sistema di congelare i succhi di frutta. Sconosciuto in Europa, gli Arabi lo proposero in Sicilia, e fu chiamato Sorbetto, appunto dall´arabo Sherbet (dolce neve), oppure da Sharber (sorbire).
L´ inventiva dei Siciliani aiutati dalla neve dell´Etna e dagli agrumi della terra siciliana fecero ripopolare il Dolce Freddo.
A Venezia il gelato fu portato da Marco Polo che dalla Cina portò in Patria un nuovo metodo di refrigerazione non più con la neve ma mescolando "acqua e salnitro".
In Europa la vera invasione del gelato partì dalla Sicilia, ma ecco nel XVI Secolo i nomi che fecero la storia della gelateria a partire dal Rinascimento, un venditore di polli e cuciniere a tempo perso di nome Ruggeri si presenta snobbato da tutti i partecipanti ad una gara indetta dalla Corte dei Medici il cui tema era: "il piatto più singolare che si fosse mai visto", vinse e diventò famoso; Caterina de Medici volle con se Ruggeri, unico Italiano che potesse umiliare i cuochi francesi.
A Firenze nella seconda metà del Cinquecento troviamo un altro gelatiere degno di questo nome, "Bernardo Buontalenti" famoso architetto, pittore, scultore e grande urbanista. Molto onorato alla Corte di Cosimo I. Ebbe l´incarico di organizzare sontuosissimi banchetti per un´Ambasceria della Spagna.
Presentò "favolosi dolci ghiacciati" a base di crema, zabaione e frutta con aromi vari. Un successo clamoroso.
Ma chi impostò la produzione su scala.......industriale, fu il siciliano Francesco Procopio dei Coltelli o Cultelli. Fece tesoro di un´invenzione del nonno, "il primo Mantecatore della Storia", partì per Parigi con due elementi nuovi, lo zucchero e il sale che unito all´acqua manteneva a lungo il gelato. Parigi gli aprì le porte e aprì un locale che esiste tuttora "Il Cafe Procope" frequentato da celebri nomi fra cui "Voltaire", persino Napoleone lo frequentò, ma anche Balzac, George Sand e Victor Hugo.
Ancora oggi quel "Cafè" è uno dei vanti di Parigi.

Ma lustro al gelato Italiano ed Europeo lo ha dato anche la nostra Regione per una invenzione prima ed allora unica al mondo per ottimizzare la consumazione e renderla più appetibile del Gelato Artigianale, "Il cono".
Erano infatti bussanesi i primi venditori di gelato che giravano in Liguria, in particolare nell´estremo ponente ligure, in Lombardia e in Piemonte con il caratteristico carrettino.
Ed erano bussanesi i tre fratelli Torre che, nel 1875 a Marsiglia, impararono da un cameriere belga (lo dice il libro di Nilo Calvini "Storia di Bussana") i segreti della preparazione di un dolce chiamato gelato.
Il più giovane e il più intraprendente dei tre, Giovanni detto "il merlo", tentò il commercio del gelato a Genova e gli affari gli andarono talmente bene che anche gli altri due, Pasquale e Santino, vollero ritornare in Italia.
I fratelli Torre con il carettino "Maison Michel" facevano affari d´oro nella zona portuale di San Teodoro e qualche anno dopo Giovanni riuscì a rendere il gelato ancora più denso e inventò anche un contenitore in "pasta farinosa", una cialda che si poteva mangiare con il gelato.
Fino ad allora infatti il Gelato era venduto in bicchieri di metallo o di vetro.
Ma "Il Merlo" non si fermò ancora e impiantò proprio a Bussana il primo forno, unico in tutto il mondo, per la produzione di "wafers e di coni".
La sua invenzione apparve per la prima volta sul mercato all´esposizione di Torino del 1910 ed ebbe talmente seguito che fu premiato a Parigi, Londra e Roma. Anche in America l´idea di un gelato da passeggio con la cialda da mangiare piacque moltissimo.
Sono passati molti anni ma di tutto questo resta ancora traccia in un piccolo museo di Bussana: il Museo del Gelato che si trova presso il bar-gelateria Gildo di Bussana ormai purtroppo non attivo.

Sulla storia antica del gelato a Genova, non si può dimenticare Giovanni Bosio, gelatiere genovese che nel 1770 aveva aperto al pubblico la prima gelateria di New York.
Mr. Bosio pare aver aperto anche un "Ice cream House" nel luglio del 1800 al 59 di South Fifth Street di Germantown, nei dintorni di Philadelphia, in Pennsylvania.
Nell´annuncio che fa pubblicare, il genovese si vanta di essere il "più antico gelataio" italiano che avesse operato a Philadelphia.

A Savona nel 1908 Pietro Nobile apre un laboratorio per la produzione di ostie a Savona in Liguria.
Dopo anni di difficoltà, il lavoro inizia a decollare. L´idea di sfruttare le ostie da prima utilizzate solo per le chiese per la fabbricazione di coni per il Gelato Artigianale risulta un´idea geniale. L´azienda prende il nome Cono Nobile.
Nel 1946 Pietro acquista la gelateria Casa del Gelato a Savona, oltre a fabbricare coni e ostie, inizia a commercializzare i primi semilavorati per la produzione del Gelato Artigianale

Oggi bisogna chiarire che il mondo del gelato genericamente inteso è fatto solo in parte dalla multiforme e capillare rete territoriale di gelaterie artigianali nelle sue innumerevoli sfaccettature; c´è poi l´ice-cream industriale e, in aggiunta l´area nebulosa, di cui fanno parte anche le catene: dobbiamo tenerne conto, soprattutto se vogliamo raggiungere gli obiettivi del Gelato Artigianale di Qualità.
Disciplinare di Produzione per la conformità del processo delle lavorazioni artigiane artistiche, tradizionali e tipiche di qualità


Art. 1 Definizione del Settore
 
Il presente disciplinare, che promuove la tutela delle lavorazioni artigianali artistiche, tradizionali e tipiche di qualità, descrive le produzioni del settore “gelateria”.
 
 


Art. 2 Requisiti e soggetti  
Definizione: Gelato Artigianale di Qualità  (Sorbetti)
 
Specificit&agrav...

La Regione Liguria per contraddistinguere, tutelare, promuovere le lavorazioni dell´Artigianato artistico, tradizionale, tipico di qualità ligure ha ideato e registrato il marchio collettivo geografico Artigiani In Liguria.
Il marchio Artigiani In Liguria consente di far riconoscere e distinguere le botteghe e le lavorazioni artigianali liguri, scaturite da una maestria unica ed inconfondibile per estro creativo di classe superiore.
Il marchio è garantito dalla Regione Liguria, gestito dalla Commissione Regionale per l´Artigianato in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore, CNA Liguria e Confartigianato Liguria, ed è controllato dal sistema delle Camere di Commercio liguri.
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